mercoledì 9 maggio 2012

No governo sinistra Tsipras rinuncia

Alexis Tsipras, leader della coalizione di sinistra Syriza e premier greco incaricato


ATENE - Alexis Tsipras rinuncia all'incarico di formare un nuovo governo in Grecia. Il leader della coalizione delle sinistre radicali (Syriza) ha annunciato di non essere riuscito a trovare una maggioranza "per un governo di sinistra" capace di fronteggiare la crisi.
"Non possiamo realizzare il nostro sogno di formare un governo di sinistra. Domani rimetterò il mandato al presidente della Repubblica", ha anunciato Tsipras.
SCHAEUBLE, NON POSSIAMO COSTRINGERE GRECIA NELL'EURO - ''Se la Grecia decide di uscire dall'euro, non possiamo costringerla''. A dirlo e' il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, secondo l'agenzia Bloomberg. ''Saranno loro - dice Schaeuble - a decidere se restare o no''.
L'ipotesi che la Grecia voglia rinegoziare i termini del pacchetto di aiuti ricevuto dall'Europa rischia di causare una ''incertezza catastrofica''.
WSJ;DA GRECIA PIU'RISCHI EURO,SI VALUTA IMPATTO USCITA - Tutti gli occhi sulla Grecia, dove la situazione sta degenerando aumentando i rischi per l'euro. Gli investitori e Wall Street fanno i conti su un'eventuale uscita di Atene dall'area euro: l'impatto sarebbe pesante. Lo afferma il Wall Street Journal, sottolineando che ''se le prospettive di un'uscita della Grecia aumentassaro sarebbe difficile fermare una fuga dalla periferia dell'Europa. Un'uscita metterebbe in dubbio i contratti in euro, con conseguenze sull'economia reale, non solo sul mercato finanziario''. Ma - mette in evidenza il Wall Street Journal - ci sono motivi forti per far restare la Grecia nell'area euro, almeno nel breve termine. ''Lasciare l'euro e' difficile per la Grecia: anche se Atene smettesse di ripagare il proprio debito, il governo si troverebbe in ogni caso a spendere piu' di quanto sia nelle sue possibilita'. Il salvataggio e' l'unica voce che consente al governo di Atene di andare avanti e senza la Grecia non avrebbe altra scelta che imporre i dolorosi tagli contro i quali i greci si sono schierati''. A questo si aggiunge il fatto che il salvataggio ha lasciato i governi europei, la Banca Centrale Europea (Bce) e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) come principali creditori della Grecia. ''Lasciare uscire la Grecia significherebbe assumersi perdite''.

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