venerdì 27 aprile 2012

Raffica di esplosioni in Ucraina






Ordigni in cassonetti vicino a fermata bus, davanti cinema


Quattro esplosioni, a breve distanza l'una dall'altra, sono avvenute stamattina a Dnipropetrovsk, nell'Ucraina orientale, vicino la stazione ferroviaria con almeno 15 feriti. Media locali riferiscono che una deflagrazione é avvenuta ad una fermata del bus ed un'altra davanti a un cinema. Gli ordigni erano dentro cassonetti della spazzatura. Tutte e quattro le esplosioni sono avvenute lungo viale Carlo Marx, nei pressi della stazione ferroviaria e gli ordigni sembra che fossero stati nascosti dentro a dei cestini dei rifiuti. La prima deflagrazione, che ha fatto almeno quattro feriti, è avvenuta attorno alle 11.50 locali a una fermata dei mezzi pubblici, di fronte al teatro dell'Opera. Mezz'ora dopo, una seconda esplosione ha ferito almeno otto persone di fronte a un cinema. Un terzo ordigno è esploso poco dopo nel parco 'Globa' e un quarto alla stessa fermata dei mezzi pubblici della prima bomba. Non c'è ancora un bilancio definitivo, ma sembrerebbe che le ultime due esplosioni abbiano fatto altri tre feriti, tra cui una donna, portando in totale a 15 il numero delle persone rimaste coinvolte. Il ministro degli Interni ucraino si sta recando a Dnipropetrovsk ed è stata aperta un'inchiesta per terrorismo.
TIMOSHENKO, DIFFUSE FOTO PRESUNTO PESTAGGIO CARCERE - Il partito della ex premier ucraina Iulia Timoshenko ha diffuso varie fotografie che riprendono la leader dell'opposizione seduta su un letto mentre mostra alcuni lividi che lei afferma esserle stati procurati nel corso di un'aggressione delle guardie carcerarie. Le immagini sono state scattate nel carcere in cui è detenuta. Nell'ottobre dell'anno scorso, la Timoshenko è stata condannata a sette anni di reclusione per aver siglato un controverso contratto con Mosca per le forniture di gas. Nelle foto la Timoshenko è coricata sul letto della sua cella, si alza un maglioncino grigio e mostra dei lividi al braccio, al gomito sinistro e al basso ventre. Dalle istantanee dove l'ex premier è ripresa con un'espressione seria, i capelli sciolti e gli occhiali sul volto, sembra trasparire sofferenza, angoscia e dolore. La Timoshenko sostiene di essere stata aggredita tre giorni fa nel carcere dove è reclusa da alcuni uomini robusti che la volevano portare in ospedale contro la sua volontà. Dopo essere stata strattonata, l'ex premier ha detto di avere ricevuto anche un pugno violento allo stomaco.
MERKEL, VOGLIAMO PORTARE TIMOSHENKO IN GERMANIA  - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito oggi l'intenzione del suo governo di far trasferire in Germania l'ex premier ucraina Iulia Timoshenko per poterle garantire adeguate cure mediche. "Per questo obiettivo si sta impegnando il ministero degli Esteri e anche la cancelleria", ha detto Merkel intervistata dalla radio Ndr. I medici tedeschi che hanno visitato Timoshenko "sono dell'opinione che le cure mediche possano essere espletate al meglio in un ospedale tedesco", ha aggiunto la cancelliera. Merkel ha aggiunto poi di non aver ancora riflettuto concretamente su una sua eventuale presenza ai prossimi campionati europei di calcio che si terranno a giugno tra la Polonia e l'Ucraina.
FERITI SALGONO A 27, ANCHE 9 BAMBINI - E' salito a 27, di cui sei in gravi condizioni, il numero dei feriti nelle quattro esplosioni avvenute stamane a Dnipropetrovsk, nei pressi della stazione ferroviaria. Lo fa sapere Radio Kommersant citando il ministero degli Interni. Tra i feriti ci sarebbero anche nove bambini. La maggior parte dei feriti è stata ricoverata in ospedale . Il presidente ucraino, Viktor Ianukovich, che al momento si trova in Crimea, ha annunciato l'istituzione di una commissione speciale d'inchiesta. I militari ucraini stanno cercando eventuali ordigni rimasti inesplosi a Dnipropetrovsk, città natale della leader dell'opposizione Iulia Timoshenko, dove stamattina quattro esplosioni, nella zona della stazione ferroviaria, hanno causato 27 feriti. Il centro storico, riferiscono le agenzie, è bloccato ed è vietato uscire dagli uffici e dalle abitazioni. Una sfida lanciata al Paese intero". E' così che il presidente ucraino, Viktor Ianukovich, ha definito le esplosioni che stamattina hanno causato 27 feriti a Dnipropetrovsk, nell'Ucraina orientale. "Io - ha detto Ianukovich - so le stesse cose che sapete voi. Per il momento non ci sono informazioni aggiuntive, sappiamo che ci sono state delle esplosioni e comprendiamo che si tratta di una sfida lanciata al Paese intero".
MIGLIAIA IN CORTEO CONTRO 'REPRESSIONE' - Un corteo di migliaia di persone sta sfilando per le strade del centro di Kiev per protestare contro la detenzione di alcune figure di spicco dell'opposizione ucraina, tra cui l'ex premier Iulia Timoshenko, che qualche giorno fa ha iniziato uno sciopero della fame dopo aver denunciato di essere stata picchiata in carcere. Il corteo, organizzato dai partiti dell'opposizione e denominato 'Per un'Ucraina senza repressionì, è partito da piazza Europa (non lontano dalla centralissima piazza Maidan, simbolo della Rivoluzione arancione filo-occidentale del 2004) e dovrebbe passare nelle vicinanze del parlamento, della sede del governo e, infine, dell'edificio del presidente Viktor Ianukovich. I manifestanti, che agitano bandiere di partito e un grande striscione con una foto di Timoshenko dietro le sbarre, sono guidati da alcuni deputati del partito del Blocco Timoshenko. A chiudere il corteo c'è un'auto con un altoparlante dal quale partono gli slogan "Libertà per Iulia", "Iulia la nostra presidente" e "Ianukovich in tribunale". Da quando Ianukovich è stato eletto presidente nel 2010, numerosi esponenti dell'opposizione stanno avendo problemi con la giustizia. Tra loro, l'ex premier Timoshenko, condannata a sette anni di reclusione; l'ex ministro dell'Interno, Iuri Lutsenko, condannato a quattro anni; l'ex vice ministro della Difesa, Valeri Ivashenko, condannato a cinque anni.
PARLAMENTO OCCUPATO DA 4 GIORNI  - I deputati dell'opposizione stanno occupando la Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) per il quarto giorno consecutivo per protestare contro la presunta aggressione in carcere alla loro leader, Iulia Timoshenko, che ha annunciato tramite il suo avvocato di aver iniziato lo sciopero della fame. Una quarantina di deputati del partito di Timoshenko 'Patria' e del partito alleato 'Nostra Ucraina - Autodifesa del popolo' ha passato la notte in parlamento e sta ora impedendo l'inizio dei lavori dell'aula agitando uno striscione con la scritta "Iulia Timoshenko in sciopero della fame da otto giorni". L'ex premier, che soffre di ernia al disco da mesi, ha raccontato che nella notte tra il 20 e il 21 aprile, per portarla in ospedale contro la sua volontà, "tre uomini robusti si sono avvicinati" al suo letto, le "hanno gettato un lenzuolo di sopra" e "hanno cominciato" a strattonarla per tirarla giù. "Mi sono difesa come ho potuto - spiega - e ho ricevuto un pugno violento allo stomaco". I deputati dell'opposizione chiedono che sia fatta luce sulla vicenda e che alla Timoshenko siano prestate cure adeguate.

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