"Davvero Mario è nei nostri cuori. Io non ho paura e siamo qui non solo per Mario ma con Mario": con queste parole Don Luciano Manenti ha dato inizio ai funerali di Piermario Morosini all'interno della chiesa di San Gregorio Barbarigo a Bergamo.
Sul feretro c'è la maglia numero 25: i funerali di Piermario Morosini sono iniziati in un clima di profondo e totale dolore per la scomparsa improvvisa di un calciatore di appena 25 anni. Tante le presenze importanti. Fiori, sciarpe, stendardi delle varie società di calcio sono deposte davanti alla bara adornata di fiori e corone.
In prima fila i familiari più stretti, la fidanzata Anna, i cugini e la zia, distrutti e impietriti per la scomparsa di Piermario. La vita del ragazzo è stata costellata di molte tragedie: aveva perso la mamma, il papà e un fratello, suicida. Per la sorella, che ha gravi problemi, è partita una gara di solidarietà nel nome di Piermario.
La chiesa S.Gregorio Barbarigo ovviamente non può contenere tutti i tifosi accorsi per salutare Piermario Morosini. In tantissimi, oltre 5 mila, seguono le esequie dal maxischermo allestito all'estero della parrocchia frequentata dal giocatore, che era molto vicino ai ragazzi dell'oratorio.
Ci sono anche i vertici della Federcalcio in chiesa. Sono arrivati il presidente Giancarlo Abete, oltre al commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli e quello dell'Under 21 Ciro Ferrara. Come loro sono entrati in chiesa senza parlare anche l'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo, il direttore sportivo del Milan Ariedo Braida, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, l'allenatore del Parma Roberto Donadoni, il presidente della Lega Pro Mario Macalli e Bernd Fisa, collaboratore del presidente della Fifa Joseph Blatter. Presente anche l'Atalanta al completo.
Presenti anche il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta e il dg Marco Brunelli, il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi e quello dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. Ci sono anche tanti suoi ex compagni come il milanista Muntari, oltre a Lillo Foti, il presidente della Reggina, dove Morosini ha giocato sei mesi nella stagione 2009/10, e una rappresentanza della squadra della Sampdoria, con in testa l'allenatore Iachini.
PRANDELLI: CALCIO DEVE PORSI INTERROGATIVI - "Di fronte a questa tragedia il calcio deve porsi degli interrogativi. Medicina sportiva e prevenzione in Italia sono all'avanguardia, ma si può migliorare". Questa la riflessione del ct della Nazionale Cesare Prandelli al termine dei funerali di Piermario Morosini.
Nessun commento:
Posta un commento