Casal di Principe-, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta e la Compagnia di Capua hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a firma del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giandomenico Lepore e dei PP.MM. Conzo, Ardituro, Landolfi, Maresca, Sirignano e Curcio, nei confronti di nove appartenenti al clan "dei casalesi" fazione Schiavone, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, tentata estorsione ed associazione per delinquere di tipo mafioso.I provvedimenti traggono origine da un'articolata attività d'indagine, avviata nel mese di luglio 2011 e condotta attraverso attività investigative e grazie alle dichiarazioni rese da un imprenditore operante nel settore caseario in un comune dell'alto Casertano che, esasperato dalle continue vessazioni a cui era sottoposto, non ha potuto far altro che confermare la propria condizione di vittima del racket.. Il vertice degli odierni arrestati stamane era rappresentato, fino alla data del suo arresto(27 luglio 2011), da Diana Elio,cognato di Schiavone Francesco alias Cicciariello, e successivamente dal suo factotum Caterino Sergio, gli altri affiliati sono Caterino Carmine, Caterino Pasquale e Coppola Luigi che convocavano presso il "bar di Romolo" (Del Villano Romolo) le vittime. Oltre alla classica richiesta estorsiva per il "mantenimento delle famiglie dei detenuti", all'imprenditore era stato imposto di cambiare assegni di dubbia provenienza, tali richieste erano effettuate da Pezone Gennaro e infine,gli altri 2 sono Cantelli Alfonso e Caterino Sergio.La scelta di procedere con tempestività, è stata dettata dall'impellente e necessità di interrompere le azioni delittuose ed evitare ripercussioni ai danni della vittima.
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