Confindustria Caserta, appello da parte del presidente Della Gatta a senatori e politici locali.

In seguito ai sempre più confusi sviluppi e al convulso dibattito parlamentare in corso al Senato sulla manovra finanziaria, Confindustria Caserta, al fine di tutelare le imprese del mezzogiorno, ha avanzato una proposta di emendamento per agevolare le imprese sulla via del fallimento.

Il Presidente di Confindustria Caserta, Antonio Della Gatta, ha inviato una proposta ufficiale alle segreterie regionali dei partiti, ai senatori eletti nei collegi di Napoli e Caserta, nonché al presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, al fine di avanzare una proposta concreta per evitare di sottrarre alle imprese risorse già oggi scarse.

Stando a quanto dichiarato nella lettera dal presidente Della Gatta: “Sarebbe importante per le nostre imprese, che hanno maturato ingenti crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, poter ottenere un provvedimento legislativo che “congeli” fino a concorrenza del credito stesso, per la durata di 24 mesi, le azioni esecutive poste in essere da Equitalia nei confronti delle nostre Associate, nelle more della definizione dei termini di compensazione.”

Congelare dunque, per 24 mesi le azioni esecutive di Equitalia, dando più ossigeno alle imprese.

Questo provvedimento consentirebbe, stando a Della Gatta, ad evitare gravi ripercussioni economiche che, in determinati casi, minacciano la continuazione dell’attività aziendale.

Vi è assoluto bisogno di una manovra chiara e concreta.

I dati diramati ieri dalla Banca D’Italia e dall’Istat assegnano all’italia una crescita “Non soddisfacente”. Sotto l’ 1% del PIL nel 2011 con previsioni peggioritarie per il 2012, circa lo 0,7% del PIL.

Debito e deficit risulteranno più grandi delle attese in quanto il governo aveva stimato una crescita dell’ 1,1% per il 2011 e dell’ 1,3% per il 2012. La stessa Bankitalia, dopo aver dato un contentino al governo: “ si è mosso in maniera rapida ed efficace” ha puntato il dito sugli effetti depressivi della manovra e sulle inesistenti misure per la crescita.

Critica anche da parte della Corte dei Conti secondo cui “ Le troppe imposte soffocheranno l’economia che gia sta rallentando.”