
Quattro milioni di persone senza elettricita' e un bilancio provvisorio di 14 morti. L'uragano Irene, declassato a tempesta tropicale, presenta un conto meno salato delle attese, soprattutto a New York, dove si temeva il peggio: l'Armageddon che molti negli Usa avevano previsto non si e' verificato, e la citta' torna lentamente alla normalita', anche se i trasporti pubblici restano in ginocchio, con le autorita' che non hanno ancora determinato quando la metropolitana sara' in grado di riaprire. Ma non in tutti e nove gli Stati dell'East Coast in cui e' stato dichiarato lo stato d'emergenza, la situazione e' rosea.
"Le condizioni sono serie e i danni potrebbero essere di decine di miliardi di dollari", afferma il governatore del New Jersey, Chris Christie. Anche li', comunque, si cerca di tornare in fretta alla normalita': le spiagge da dove erano state evacuate un milione di persone si ripopolano di famiglie. E nelle case delle vacanze evacuate si torna a far festa. Mentre i casino' di Atlantic city riapriranno lunedi'.
Pochi danni a Washington, dove gli aeroporti sono stati riaperti e i voli accusano ritardi minimi. La North Carolina e' stata la piu' colpita, con Irene che si e' abbattuta sulle sue coste quando era ancora un uragano di categoria 1: oggi pero' su parte di quelle e' tornato a splendere il sole.
"Il peggio e' passato in molte aree, e l'uragano fra poche ore sara' fuori dagli Stati Uniti", ha rassicurato il segretario alla sicurezza nazionale Janet Napolitano, invitando comunque a non abbassare la guardia. "Non siamo ancora fuori dai guai. L'elettricita' resta un problema", ha detto, sottolineando come il presidente Barack Obama viene informato costantemente sugli sforzi in corso, anche quelli per verificare lo stato delle infrastrutture energetiche e di trasporto.
"E' stata meno grave del previsto", evidenzia il governatore di New York, Andrew Cuomo. Ma resta l'allerta: "State a casa, godetevi la famiglia, non mettetevi alla guida". Anche per non intralciare che cerca di riportare la situazione in ordine. Il peggio e' passato, afferma anche il sindaco di New York, Michael Bloomberg, che difende le scelte fatte da chi gia' lo accusa di eccessivo allarmismo: "Sono state scelte buone". Male polemiche probabilmente sono destinate a proseguire nei prossimi giorni.
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